Arte fuori dal palco

Teatro in libreria: Una monografia dedicata a Ildebrando Pizzetti

Ildebrando Pizzetti
Ildebrando Pizzetti

Prendendo spunto da una giornata di studio dedicata nel 2018 a Ildebrando Pizzetti, la Fondazione Chigiana fa ripartire la sua prestigiosa rivista annuale con un'ampia monografia su uno dei maggiori compositori del '900.

Le celebrazioni per i 50 anni dalla scomparsa di Ildebrando Pizzetti (Parma 1880 - Roma 1968), che hanno visto nel 2018 la città natale dedicargli un nutrito palinsesto di eventi, non hanno smosso quella sorta di damnatio memoriae che affligge uno dei maggiori protagonisti della prima metà del '900 musicale italiano.

Sorte condivisa, peraltro, un po' da quanti hanno animato questo particolare periodo artistico – ci riferiamo anche a Casella, Malipiero, Respighi, Dallapiccola, Ghedini ed altri – che non sempre pare trovi conveniente spazio nei cartelloni nostrani. Basti l'esempio di un autore anch'esso di rilievo quale Castelnuovo-Tedesco, mancato pure lui nel 1968: ben pochi se ne sono ricordati. Fra questi il Festival Pergolesi Spontini, che ha offerto la prima mondiale di Aucassin et Nicolette, l'inedita sua“cantafavola” del 1938.

La Fondazione Chigiana fa ripartire la sua Rivista

Venendo alla fondamentale figura del compositore parmense, con iniziativa meritoria la Fondazione Chigiana di Siena ha promosso, e la LIM-Libreria Musicale Italiana pubblicato, un ampio volume collettivo a cura di Susanna Pasticci, dal titolo Ildebrando Pizzetti. Sulla tracce del modernismo italiano, riavviando così, fra l'altro, dopo otto anni d'inattività la propria storica Rivista di Studi Musicologici. 

A Pizzetti la fondazione senese - con la quale collaborò spesso - aveva dedicato nell'ottobre 2018 una giornata di studio, “Pizzetti classico e moderno”, cui ha fatto seguito il progetto di questo volume monografico nel quale confluiscono 16 interventi di altrettanti autorevoli studiosi italiani e stranieri. 

Un panorama di saggi che copre un ampio ventaglio tematico e vorrebbe essere, come scrive in prefazione la curatrice, «un invito a rileggere il primo Novecento musicale italiano nella prospettiva del modernismo, rintracciando in questi repertori i sintomi della condizione di spaesamento e crisi del linguaggio musicale che hanno pervaso, in quegli anni, tanta parte della musica europea (…) a partire dall’idea che il modernismo, più che una posizione ideologica o un atteggiamento culturale, è una prassi artistica concreta che si alimenta di intersezioni con esperienze artistiche e culturali di segno diverso».

Ildebrando Pizzetti e Guido Chigi Saraceni (Siena 1955)

Sedici interventi attorno alla figura di Pizzetti

Il volume appare suddiviso in cinque distinte partizioni in cui vengono approfonditi, anche attraverso l’esame di fonti documentarie inedite, i molteplici lati della vasta esperienza artistica e degli interessi culturali di Pizzetti, abbraccianti più generi: oltre alla notevole produzione di musica strumentale, emerge nel suo curriculum la particolare attenzione ad un impiego massiccio della vocalità, testimoniata anche dalla lunga, ininterrotta dedizione al teatro di cui sono segno evidente le musiche da scena per Gabriele D'Annunzio (La nave, La Pisanella), e le ben 14 opere, fra le quali spiccano Fedra (1915), Debora e Jaele (1922), Fra' Gherardo (1928) ed Assassinio nella cattedrale (1958), il suo lavoro più rappresentato. 

Dunque nel libro si va dalla sezione “Modernismi e modernisti”  (interventi di Vincenzo Borghetti, Francesco Fontanelli) ad “Echi del mondo classico” (scritti di Simone Beta, Marilena Crucitti, Michele Napolitano). Poi, da “Interazioni” (saggi di Cesare Mancini, Riccardo Pecci, Patrizia Veroli) alla sezione “Poetiche” (studi di Ilaria Bonomi, Ben Earle, Simone Caputo, Gian Paolo Minardi, Stefan König, Stefano Jacoviello); per chiudere infine con “Pizzetti il progressivo”, che contiene solo l'ampio saggio Il modernismo di Pizzetti di Susanna Pasticci. Completa il volume un ricco corredo iconografico e di esempi musicali. 

Extra argomento, alla fine la rivista ospita un articolo di Mauro Tosti Croce dedicato ai fondi archivistici dell’Accademia Chigiana, ed al progetto della loro risistemazione per garantire da un lato l'adeguata conservazione, e dall'altro la piena fruibilità in loco e on line di un patrimonio di eccezionale rilevanza per la storia musicale dell'intero Novecento, ma non solo.
 

Ildebrando Pizzetti. Sulla tracce del modernismo italiano
a cura di Susanna Pasticci
Editore: LIM-Libreria Musicale Italiana
Pag. 389 – € 42,00